COSI’ E’ SE VI PARE

Pubblicato da Manuela Donghi su 24 Maggio 2013, 15:40pm

Bene, sono tutti d’accordo. Stop al finanziamento pubblico ai partiti, o quasi. Nel senso che il disegno di legge arriverà, ma oggi, intanto, sono state dettate le linee guida. Detto questo, ovviamente i partiti da qualche parte i soldi li devono recuperare, anche giustamente, se no la politica diventerebbe solo per ricchi. Ma quindi? Da dove arriveranno? Tanto per iniziare, pare verrà istituito una sorta di 5X1000 da parte dei cittadini. In soldoni (è proprio il caso di dirlo) non cambia la sostanza di granchè, nel senso che i soldi nostri saranno sempre necessari, ma cambia la forma, il che non è poco, soprattutto in questo momento. Anzi, credo che i segnali tanto richiesti arrivino proprio dai cambiamenti di “assetto”.

Intanto con un ipotetico 5X1000 sapremo esattamente quanto versiamo ai “nostri” partiti, e il controllo sarebbe assoluto. Vogliamo la trasparenza? Sì! Totale. In secondo luogo, almeno così sembrerebbe, tutti avrebbero la stessa quota, un punto decisamente democratico, perché soldi significano risorse, risorse significano potenzialità, potenzialità significano attuazione. I mezzi sarebbero di base uguali per tutti, e da lì verrebbero utilizzati come ciascun partito (meglio) crede. Ai ricavi di questo 5X1000, poi andrà aggiunto il denaro che le singole formazioni politiche decideranno di accaparrarsi con le loro forze, chi con la militanza, come già ha annunciato ad esempio la Lega Nord in via ufficiale.

Dai, vedete? Nel 93 i cittadini italiani furono chiamati a votare nove referendum voluti dal Partito Radicale, tra cui anche quello per abolire i finanziamenti ai partiti. Un esito pebliscitario, per chi se lo ricorda, con il 90% dei votanti che si era espresso a favore. La legge però aveva lasciato un vuoto normativo sulle possibili alternative fonti di sostegno dei partiti politici. Quindi i finanziamenti di fatto hanno continuato ad esistere, poco importa che si chiamassero poi rimborsi. Vedete? Dopo ben 20 anni otterremo quello che democraticamente ci avevano invitato ad esprimere. Dopo 20 anni ci stanno ascoltando e ascoltano le voci di allora. O almeno così parrebbe. Meglio tardi che mai!

Il tweet con il quale il premier Enrico Letta ha annunciato l'accordo

IO VORREI SVEGLIARMI, E VOI? – con video allegato -

A CIASCUNO LA SUA POLITICA DI NUOVA GENERAZIONE

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federico

05/24/2013 18:17

Carissima Manuela, sono passati 20 anni e tante cose sono successe ,è che gli italiani hanno la memoria corta, al me paes disen putost che nient l'è<br /> mei putost

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Manuela Donghi

05/27/2013 08:54

Sono d'accordo con te, Federico!