NOI CI AVEVAMO AZZECCATO: VIA AD UN NUOVO CAPITOLO. QUANTO CI CREDETE? - video allegato -

Pubblicato da Manuela Donghi su 24 Aprile 2013, 16:24pm

Nel giochino della torre hanno avuto ragione i miei "ospiti". Ha vinto Enrico Letta, il vicesegretario del Pd che almeno per un istante riporta un po' di luce nel Partito, ancora incerto sul da farsi. Forse è la cosiddetta possibilità di riscatto, che a nessuno dovrebbe essere negata, soprattutto nel caos in cui siamo oggi. Non conosco personalmente ne' Amato ne' Letta, per questo mi riservo giudizi a posteriori. Ma posso solo dire una cosa. E' la prima volta, dopo tanto tempo da quando si parla di ricambio generazionale che abbiamo un Presidente del Consiglio giovane, 47enne. Vogliamo vederla così? Quante cose abbiamo chiesto alla politica? Tante, tantissime, e ora ci aspettiamo davvero, senza più scherzare, che le vengano fatte. Abbiamo chiesto i giovani, abbiamo chiesto lavoro, abbiamo chiesto crescita, abbiamo chiesto riforme. Il primo punto possiamo considerarlo avviato? Certo è che tanto dipenderà dalla squadra scelta dal neo-Premier: dopo il toto-Governo e il toto-Quirinale, tocca ora al toto-chi-avrà-quale-Ministero. Beh, di una cosa possiamo essere certi. La politica non ci annoia mai. Ma noi, quanto ci crediamo in questo Esecutivo?

Domani partiranno le consultazioni, sperando che nessuno faccia (eccessivi) capricci.

(di seguito il link con il servizio "chi buttiamo dalla torre"?)

IL NUOVO GOVERNO 2013: GIULIANO AMATO O ENRICO LETTA?

Nel servizio in onda su Class Tv, canale 27 digitale terrestre, il toto-Premier. Chi tra Giuliano Amato e Enrico Letta andrà a Palazzo Chigi? Le opinioni di quattro esponenti politici, sentiti dalla

http://www.youtube.com/watch?v=UrWbTvFoqQQ

Il servizio andato in onda nel tg di Class Tv, canale 27 digitale terrestre

IL GIOCHINO DELLA TORRE: AMATO O LETTA, CHI BUTTIAMO GIU'? (rispondono 4 politici)

MA QUINDI L'ITALIA E' UN PAESE DI DESTRA?

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Guido Rinaldi

04/24/2013 22:09

Quanto credere a questo Governo,credo,dipenda principalmente da due fattori. Il primo è senza dubbio la sua composizione,certamente prodromica alla sua credibilità in special modo nell'ambito dell'Unione Europea. Le decisioni,gli indirizzi e le linee fondamentali dell'economia,volente o nolente,vengono assunte con carattere vincolante in sede europea. Un Governo che goda di una certa credibilità potrà certamente avanzare proposte,ottenere risposte e tentare di cambiare,con l'appoggio politico di altri paesi membri(Francia in primis),certi equilibri che in Europa sono da tempo spostati su una politica di eccessivo rigore finanziario ed economico che se da un lato ha contribuito ad un presunto "risanamento dei conti" dall'altro ha dato vita ad una recessione profonda dalla quale sarà molto difficile uscire. Il secondo riguarda i partiti. Riuscire a governare insieme sarà molto difficile,dopo anni di così netta e sterile contrapposizione,per questo credo che il Governo dovrà essere di "scopo",cioè tradurre in provvedimenti legislativi le indicazioni dei cosidetti "saggi" che ho avuto modo di leggere e di notare,su molti punti della relazione finale,dei distinguo e delle contrarietà di alcuni di essi rispetto alle decisioni assunte. Enrico Letta è un politico giovane ma già con molta esperienza politica e spero riesca a trovare una sintesi tra proposte politiche molto,forse troppo,differenti. Come si dice..chi vivrà vedrà.

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