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La politica vista dalla gente (e da Manuela Donghi)


HAPPY BIRTHDAY E GRAZIE (breve racconto sull'eccellenza della Sanità lombarda)

Pubblicato da Manuela Donghi su 22 Febbraio 2016, 15:21pm

HAPPY BIRTHDAY E GRAZIE (breve racconto sull'eccellenza della Sanità lombarda)

Ora so cosa penserete: che arrivo in ritardo a parlare della questione sanità - mazzette in Lombardia. Ma tocca smentirvi subito perché il mio post sarà semplicemente una sorta di racconto. E subito dopo un piccolo grande ringraziamento.

Non voglio fare polemica là dove già chiunque l ha fatta (giustamente). Non voglio incavolarmi ulteriormente, perché la delusione, ogni volta che escono notizie come quella degli arresti di Rizzi (o Tizio, Caio e Sempronio), è forte e lacerante.

Non voglio fare astratte elucubrazioni sul perché delle mele marce che in politica sembrerebbero essere numericamente superiori rispetto a qualsiasi altro "settore". Da questo punto di vista non nutro più molte speranze. Oggi è uno, domani sarà un altro e dopodomani un altro ancora. Purtroppo.

Ma, cosa ben piu importante, non voglio nemmeno per un istante interrogarmi sulla bontà o meno della nostra Sanità lombarda. Perché anche su questo punto non ho dubbi.

Al di là delle questioni politiche che per lavoro seguo e affronto ogni giorno, non ho mai avuto fortunatamente bisogno di frequentare ospedali, men che meno per un lungo periodo.

Ecco. Ironia della sorte, mettiamola così, il giorno stesso degli arresti in Regione, mi sono trovata mio malgrado in una delle Aziende Ospedaliere più note, il San Gerardo di Monza.

HAPPY BIRTHDAY E GRAZIE (breve racconto sull'eccellenza della Sanità lombarda)

Ora. "Poco importa" perché io fossi lì. Importa invece dire che, pur avendo voluto essere su una spiaggia alle Seychelles o ai Caraibi o anche a Sharm El Sheikh, piuttosto che nei corridoi bianchi dell'ospedale, ho capito che è importante che io ci sia stata. Parrebbe un ossimoro ma è veramente una "gita di salute", soprattutto per la nostra testa.

Ecco, ora mi incarto, lo so, perché la cosa più difficile è scrivere senza mettere nero su bianco qualsiasi cosa, ma lasciando trapelare solo le emozioni più forti. E allora mettiamola così. Sono incazzata. Perché sapete molto bene quanto io ami la politica ma in questo caso, per la prima volta a pensarci bene, mi fa un po' schifo. L ho detto? Si. L ho detto. Mi fa schifo perché quando accadono fatti come quelli di Rizzi si gettano ombre sul sistema sanitario (ma pensate un po' a quello politico, va!) e su quello che i professionisti degli ospedali sanno fare. Tutti. E in tutti i modi possibili.

I sorrisi, le strette di mano, una parola in meno per evitare disperazione, uno sguardo per dare un pizzico di coraggio quando non sai nemmeno più dove stia, un occhio chiuso quando al posto di essere in visita in 2 sei lì in 10, e pure per tutto il giorno perché tanto a casa non riesci a stare.

E poi ci sono le scelte difficilissime che segnano il futuro di un'altra persona, i timori, ma soprattutto la freddezza avvolgente con la quale si fanno.

E allora io spero presto di andare su qualche spiaggia e non nei corridoi bianchi del San Gerardo, ma quel tragitto, dal parcheggio con la sbarra con le macchinette che spesso non prendono le banconote, la via che sembra più lunga di quella che è, il semaforo sempre rosso per i pedoni, i due corridoi all aperto che portano alla terapia intensiva o gli ascensori che ti fanno volare all'ottavo piano, beh. Difficilmente me li dimenticherò. Soprattutto quando saremo obbligati ad ascoltare la notizia di un altro ennesimo deprimente arresto in politica.

Perché esiste qualche avido politico che, come dire, "non gli basta mai". E allora sogna denaro alla faccia dei pazienti che percorrono quella strada con mille speranze.

E meno male che poi ci sono loro. Gli Angeli dell ospedale. Infermieri e Medici. Dovrebbero starci loro in Regione ad amministrare.

Sono gli unici a fare il bene dei cittadini. Una mia amica, giornalista sportiva, ieri mi ha detto: "I chirurghi, i medici, dovrebbero prendere miliardi, altro che i calciatori". Tant' è.

Oggi vi regalo una torta e dei pasticcini. Mi perdonerete se non li ho fatti io. Non potevo. Dovevo fare più in fretta possibile ad andare in quel parcheggio, a percorrere quella via, ad aspettare il semaforo verde, a premere il pulsante 8 degli ascensori e a entrare nel reparto di Neurochirurgia per fare gli auguri di compleanno a UNA persona.

E a ringraziare chi l'ha permesso.

HAPPY BIRTHDAY E GRAZIE (breve racconto sull'eccellenza della Sanità lombarda)
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A
Sei un'ottima giornalista.
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G
Mi fai sempre compagnia in radio mentre torno a casa dal lavoro. La tua voce mi accompagna nel traffico! E ni piace anche leggerti. Ti voglio bene
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C
Ma che bello questo post. Complimenti.
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