La politica non ci annoia mai.
Mentre Mario Mantovani, vice Presidente di Regione Lombardia, arrestato ieri per concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano ha parlato durante il colloquio in carcere con il suo difensore, l’avvocato Roberto Lassini e si dice sereno nonché "estraneo ai fatti", a Roma due imprenditori e un funzionario del dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale sono stati destinati agli arresti domiciliari. L'accusa è di corruzione e turbata libertà degli incanti. Avrebbero condizionato, con un passaggio di denaro, le gare d’appalto per la manutenzione e la sorveglianza delle strade della Grande viabilità della città.
Devo ammettere che ho accolto la notizia con un sorriso. E questo mi fa riflettere. Rifletto sull'ovvietà di ciò che succede. Ma davvero devo rassegnarmi all'idea che l'Italia sia il Paese dei magna-magna di cui tutti parlano? Davvero prima o poi tutti noi saremo obbligati a scendere a compromessi pur di avere delle agevolazioni? Davvero chi si dedica alla politica o alla Pubblica Amministrazione mostra una faccia che in realtà è una facciata?
C'è quasi l'impressione che qualcuno si senta troppo Onnipotente ed esente da ripercussioni. Così è, ma solo fino a prova contraria.
Io so solo che non voglio sorridere e pensare "beh, che novità", quando qualcuno fa il furbo. Vorrei essere semplicemente stupita, perché vorrebbe dire che l'Italia è un Paese virtuoso. E non solo per i conti che tornano (?), o i dati del lavoro che segnano un +, o perché in Parlamento si fanno le Riforme, più o meno bene. Queste sono tutte balle. Al posto di pensare a portare a casa applausi su cose che necessiterebbero la giusta calma e riflessione, che ci si concentri e si acceleri sui fondamentali di una società civile.
L'Italia, se è davvero così come sempre emerge, fa piangere.
Io intanto mi consolo con un cuore e del cioccolato.