UN PASTONE POLITICO. UN PO' COME IN PARLAMENTO

Pubblicato da Manuela Donghi su 28 Febbraio 2013, 13:32pm

Quote rosa sì, quote rosa no. Anche dalla voce delle donne, direttamente coinvolte, c’è sempre stata totale incertezza circa la bontà del meccanismo che dovrebbe decidere e regolare la presenza femminile in politica, nelle varie amministrazioni. Un concetto che già preso così è abbastanza agghiacciante perché presuppone una forzatura che dovrebbe essere invece un processo naturale, ma che dall’altra parte ti porta a dire “beh, a mali estremi, estremi rimedi. Se la situazione non cambia, la cambiamo con la forza, cioè con una proposta, cioè con una legge”. Ammesso che poi venga presa seriamente e rispettata. Ma adesso pare non ce ne sia più bisogno. Perché in Parlamento, nella prossima legislatura (quale?) siederanno 1 donna su 3. Un + 11% , grazie soprattutto al Pd che ha dato una bella pennellata di rosa agli scranni. Pensavate fosse merito di Silvio Berlusconi? No. In questo senso, ebbene, il giaguaro è stato smacchiato. Un Parlamento ringiovanito, e udite udite, il primo posto (anagrafico) spetta ad una giovane eletta del Movimento 5 Stelle, la venticinquenne Marta Grande, già nota per la giovane età, appunto, e per l’ammissione della sua inesperienza politica, nonostante il curriculum vitae di tutto rispetto. Ottimo, è giusto dare forza, potere e possibilità ai giovanissimi, i grandi penalizzati di questa epoca, soprattutto in un Paese come l'Italia che ha la classe dirigente più vecchia in Europa con una età media di 59 anni, con punte di 67 anni per i banchieri, di 63 per i professori universitari e di 61 per i dirigenti delle partecipate statali – tanto per non restare solo in ambito politico. Non è dato sapere ancora, però, come mai proprio lei, Marta Grande, sia segnalata come possibile nuova Presidente della Camera. Forse questo sarebbe un tantino azzardato, ammesso che non lo sia il resto. Sto solo facendo supposizioni, sia chiaro, nessuno, me compresa, può distruggere le cose ancor prima che accadano. Quando tutte le incognite saranno chiarite (le chiariscano a noi, però!), potremo sederci e guardare. Mi sono ripromessa di non essere prevenuta nei confronti di nessuno, ma alcuni nodi sono da sciogliere affinchè io e tutti possiamo farlo con relativa tranquillità. Ossia. Al di là dei programmi, chi sono i nostri politici? Chi sono quelli che decideranno per noi? Cosa fare contro l’ingovernabilità, oltre a ribadire i punti programmatici che abbiamo già colto? Come mettere in pratica per davvero le buone, ottime idee che ci avete snocciolato? A questo avete pensato? I nostri amministratori conoscono bene la realtà dei fatti contro la quale dovranno scontrarsi e con la quale avranno a che fare?

Però la colpa è anche della politica, non facciamo gli struzzi. Si dice che la ruota giri per tutti, e in questo caso si è proprio capovolta. Abbiamo voluto proporre sempre e solo “gli esperti” e i blasonati e i soliti noti? Bene. Ora toccherà agli inesperti, nuova categoria. Della serie, spazio a tutti. Della serie, forse l’avete voluto voi?

E OGGI SI TREMA IN REGIONE? - con video allegato -

ROBERTO MARONI GOVERNATORE REGIONE LOMBARDIA

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Renato renato

03/01/2013 12:33

Manuela,con te mi trovo quasi sempre d'accord e così anche questa volta,ma l'ultimo paragrafo che forse volutamente hai voluto staccare dal resto,mi lascia perplesso.<br /> In campo,sportivamente parlando,bisogna sì dar spazio ai giovani,ma qualche ''maturo'' che faccia da regista penso ci voglia .Ciao

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