OH MIA BELA MADUNINA

Pubblicato da Manuela Donghi su 4 Ottobre 2015, 15:02pm

Un grido d'allarme che era arrivato anche a noi in Radio, a noi di PANE AL PANE su Radio Lombardia, intendo dire. Un grido d 'allarme che ora riporto anche qui, sul mio Pane e Politica.

E' quello che oggi si legge a pagina 19 del Quotidiano Nazionale IL GIORNO.

Quartiere Porta Venezia, siamo nel centro di Milano, a pochi passi dal cuore più puro della metropoli. Per intenderci siamo a 3 fermate di metropolitana dal Duomo, a 10 minuti di strada a piedi dalla Madunina se si cammina a passo spedito.

Due settimane fa ho parlato in diretta con Giovanni Cafaro, uno dei portavoce del Comitato per la Liberazione di Porta Venezia (così è stato chiamato), Comitato che, con il compito di controllare e segnalare criticità, ha raccolto le voci di residenti e commercianti della zona che lamentano da tempo degrado e scarsa attenzione a un quartiere che in questa fase di emergenza immigrazione sta dando da dormire a molti profughi. Negli hotel? No, nulla di così "nobile".

Sono principalmente ragazzi che fuggono dal Corno d'Africa ad affollare le strade di Via Vittorio Veneto o le strade tra il vialone che porta a Piazza Repubblica e l'ingresso dei giardini pubblici di via Palestro. Giovani che non trovano posto nel Centro d'accoglienza.

Il Comitato dopo aver lanciato appelli e dopo aver scritto al Prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca hanno finalmente ottenuto risposta. Queste, in sunto, le richieste scritte: "Porta Venezia da troppo tempo vive e subisce una situazione di insicurezza, degrado e disagio economico e sociale non più tollerabile Come Lei ben sa, sono oltre due anni che le Vie del Quadrilatero Lazzaretto sono ciclicamente assediate da profughi eritrei-etiopi che, nelle ore diurne bivaccano sui marciapiedi, dove svolgono anche le loro funzioni fisiologiche. I cittadini residenti non ne possono più... [...] Come era prevedibile, la mancanza di controllo dell’area, ha portato ad un incremento di reati. Lei ha dichiarato pubblicamente che avrebbe istituito un presidio fisso delle forze dell’ordine h 24, cosa che non è ancora avvenuta".

Ora invece pare che la lettera sia stata visionata e che un incontro verrà fissato in settimana.

E io ne sono ben felice, avendo in qualche modo preso "in carico" il problema con i miei colleghi in radio.

Certo è che se parallelamente non si troveranno soluzioni concrete per i profughi, il problema sarà solo deviato... in un'altra zona milanese. E non è quello che serve.

Però del resto sempre oggi il Ministro dell'Interno Alfano ha dichiarato:" Venerdì via i profughi". Frase decisamente perentoria, se non fosse seguita poi da un più tiepido:" Spero che in concomitanza con il consiglio europeo dell'8 ottobre ci siano le prime ricollocazioni".

Tutti hanno parlato di novembre ma Angelino punta quindi ad accelerare.

Settimana prossima sarà tutto finito? La speranza è l'ultima a morire.

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A domani in radio per altre segnalazioni!

(panealpane@radiolombardia.it)