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La politica vista dalla gente (e da Manuela Donghi)


"RIMARRO' SEMPRE LEGHISTA MA ME NE VADO": INTERVISTA A BASSI, CONSIGLIERE VENETO

Pubblicato da Manuela Donghi su 30 Marzo 2015, 16:05pm

Mentre il tempo scorre e le elezioni regionali si avvicinano, c’è una questione su tutte che tiene banco. Quella che ha visto l’espulsione di Flavio Tosi dalla Lega Nord. “Non era un militante qualsiasi, per questo è stata una scelta sbagliata”. Così ha confessato a me e a panepolitica uno dei consiglieri veneti che ha deciso di seguire il sindaco di Verona nella sua corsa “in solitaria”. Lui è Andrea Bassi, iscritto al Carroccio da 19 anni. “In conferenza stampa mi sono commosso, ma ho fatto la scelta giusta. Anche se nel cuore resterò sempre leghista”……..

"RIMARRO' SEMPRE LEGHISTA MA ME NE VADO": INTERVISTA A BASSI, CONSIGLIERE VENETO

Andrea Bassi, così ha fatto la sua scelta. Lascia la Lega Nord e passa con Flavio Tosi. Lo sosterrà nella sua sfida al Governatore uscente Luca Zaia alle regionali del Veneto. Domanda retorica ma doverosa: perché?

È stata una scelta sofferta anche perché mi trovavo in una delle condizioni più difficili: iscritto da una vita alla Lega Nord, cinque anni di amministrazione regionale a fianco di Luca Zaia e un fortissimo legame politico con Flavio Tosi iniziato circa dieci anni fa. Perché? Semplicemente perché ritengo che tutto questo non sarebbe mai dovuto succedere e che Matteo Salvini, di cui ho condiviso tante battaglie, abbia fatto male a schierarsi così violentemente. In questo caso si è comportato come il papà che nella lite tra due figli prende le parti dell'uno contro l'altro: un leader deve unire non dividere, e i continui richiami all'unità di Umberto Bossi, non certo un fan di Tosi, dimostrano che quella era la strada da perseguire fino allo sfinimento. Il sospetto è che in questo caso Salvini abbia "sfruttato" l'occasione per far fuori uno scomodo avversario interno nella corsa alla leadership del centro-destra. Oltre a tutto questo va infine aggiunto un aspetto molto personale: ho voluto essere coerente con un percorso politico di stretta vicinanza a Tosi da circa dieci anni, dimostrandogli la giusta lealtà nel momento più duro e decisivo della sua vita politica. Anche se per me ha voluto dire optare per la strada meno comoda che però è, a mio modo di vedere, nel contempo, quella più giusta.

Dopo quanti anni lascia la Lega?

19 anni, di cui 15/16 da socio ordinario militante.

E’ sicuro che non avrà prima o poi rimorsi?

Assolutamente no. Però nella vita si deve scegliere e io ho scelto così.

Come giudica la decisione del segretario federale Matteo Salvini di procedere all’espulsione di Tosi?

Sbagliatissima. Anche perché è stato espulso non un militante qualsiasi ma il segretario nazionale (ovvero regionale) della Liga Veneta: è stato un affronto a tutti i militanti veneti perché Tosi è stato eletto da un regolare congresso e dunque votato dalla maggioranza di loro. Ed è stato espulso solo perché chiedeva rispetto per le prerogative statutarie che, in sintesi, dicevano che in Veneto decidono i veneti per mezzo degli organismi interni al movimento deputati a decidere. Al posto di Salvini io non avrei espulso nessuno ma, preso atto che Tosi aveva votato correttamente l'ok alla ricandidatura di Zaia, avrei chiuso in una stanza senza cibo nè acqua i due contendenti finchè non fossero usciti con le liste elettorali compilate e condivise da entrambi.

Ci sono alcune indiscrezioni secondo le quali Tosi, in realtà, aveva già deciso di lasciare la Lega almeno un mese fa…

Non è vero niente.

In percentuale, se possiamo azzardare a una previsione assolutamente astratta, quanto pensa potrebbe perdere la Lega Nord in termini di consensi dopo questa espulsione e ciò che ne è conseguito?

Difficile da dirsi oggi a due mesi dal voto. Sono convinto che l'emorragia sarà purtroppo importante. Impossibile però azzardare numeri, però il 35% dei consensi registrati dalla Lega Nord nel 2010 è un miraggio.

Come sarà possibile conciliare la sua ideologia leghista (su molti temi radicale) con quella più moderata che ha deciso di sposare?

Essere leghisti non è solo una questione di tessere, ma di animo, di idee e di obiettivi. Io rimango tale e quale a prima, lavorando per arrivare agli stessi risultati a cui puntavo fino a qualche settimana fa, indossando una casacca diversa. Già prima avevo alcune perplessità su alcune battaglie intraprese da Salvini sulle quali, di conseguenza, non mi esponevo più di tanto. Un esempio su tutti? L'uscita dall'euro. Un conto è dire che bisogna cambiare questo euro, un altro è teorizzare il ritorno alla lira: sulla prima proposta sono d'accordo, la seconda invece è a mio parere irrealizzabile e dannosa.

Ha parlato con Luca Zaia? In che rapporti è con il Governatore del Veneto?

A Luca Zaia ho correttamente comunicato la mia decisione dopo 15-20 giorni di riflessione. L’ho ringraziato per la collaborazione e per la stima che ha sempre dimostrato nei miei confronti, che era ovviamente reciproca. E lo stimo tutt'ora, nonostante la situazione assurda che si è venuta a creare.

Quali saranno i punti cardine del programma della lista civica di Flavio Tosi?

I punti cardine del programma sono in fase di elaborazione quindi mi sembra inopportuno parlarne oggi. Sarà comunque un programma di centro-destra perché è in quest'ambito che ci si vuole collocare.

Innegabilmente abbiamo oggi un centrodestra distrutto. Quello di ricostruirlo è un progetto ambizioso. La sfida parte dal Veneto?

Evidentemente il centro-destra è all'anno zero. Gli unici che si sono proposti di rifondarlo sono Salvini con una ricetta che vira verso la destra del centro-destra e Tosi con un'idea che punta più al centro del centro-destra. E poi c’è Berlusconi, che al momento resta in campo senza sposare l'uno o l'altro e senza nemmeno una proposta alternativa. Se la sfida parta dal Veneto non lo so, certo è che questo dipenderà molto dal risultato di Tosi.

Come convincere gli elettori della Sua coerenza, pensando all’avvicinamento ad esempio al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano? La Lega Nord (e immagino anche lei) non ha mai nascosto la lontananza netta dal partito del Ministro dell’Interno. Anzi, l’attrito è più che palpabile…

Un conto sono le questioni nazionali, un altro sono quelle locali. Intanto il progetto per ora messo in piedi da Flavio Tosi è costituito da sole liste civiche. Per quanto riguarda l'NCD e la presunta lontananza con la Lega, ricordo che attualmente nella maggioranza che sostiene Luca Zaia in Veneto e Roberto Maroni in Lombardia ci sono parecchi esponenti iscritti al partito di Alfano. Quindi se davvero Salvini non volesse alcuna connessione tra Lega Nord ed NCD avrebbe dovuto far dimettere già da un paio d'anni Zaia e, per coerenza, chiedere la stessa cosa a Maroni.

Ha già deciso in quale gruppo concluderà il suo mandato in Consiglio regionale dopo le dimissioni dal Carroccio?

Penso nel Gruppo Misto.

Butterà via i suoi braccialetti verdi?

Assolutamente no, fanno parte di un passato che mi ha permesso di diventare quel che sono e di cui vado in ogni caso orgoglioso.

E il nuovo fazzolettino che porterà nel taschino della sua giacca? Di che colore sarà?

Dipenderà dalla giacca, dalla camicia e dai pantaloni...Se su qualcosa starà bene un fazzolettino verde, lo metterò senza problemi!!!

Certo, simbolicamente però sarà diverso… E se avrà malinconia per il Carroccio, lo confesserà a panepolitica?

Se succederà, prometto di sì...

Andrea Bassi e Flavio Tosi

Andrea Bassi e Flavio Tosi

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D
Già, io sono sempre un po' cattivello, e su queste dichiarazioni trovo sempre una porta girevole, da usare quando serve o servirà.<br /> Comunque, rispetto sempre le scelte altrui, il tempo dirà quanta verità o quanta falsità è stata scritta su questa vicenda.
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L
Andrea schierandosi con Flavio Tosi ,sicuramente non cambierà opinione sugli immigrati clandestini ,sui Rom,sulle moschee ,sulla difesa dei cittadini Italiani ,ecc.ecc. Lo stesso Tosi ha dimostrato con i fatti questa "linea"...Per cui avanti Flavio e Andrea . L'unico "consiglio" che mi permetto di dare è: attenti alle alleanze !! per NON rischiare di portare "in casa" qualche "virus" o pantegana (come si dice nel Veneto).
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C
Ma per favore, era OVVIO che non sarebbe stato ricandidato nella lista con Zaia e allora... Allora proviamo con Tosi
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